Da mamma a figlia e viceversa
A poco più di vent’anni il tuo principale pensiero dovrebbe essere quale vestito indossare per uscire, quale amica incontrare o in quale posto andare per conoscere l’amore, quale valigia riempire di sogni per poi viaggiare senza una meta….
Angelica queste emozioni ha iniziato ad assaporarle da poco, quel poco che basta per sentirsi già un animo libero e intraprendente.
Ahhhh quando si dice beata gioventù!
Eh si… è proprio così, peccato che poi dai sogni ci si desta e tutto ad un tratto quel fulmine a ciel sereno attraversa proprio il tuo cielo, si si hai capito bene proprio il tuo.
Come sua abitudine Angelica la sera prende posto sul divano accanto alla mamma, è il loro momento, il loro rito, ma quella sera lei non sa che quell’appuntamento consueto sul divano ce l’ha con il destino.
Quel destino che ti basta guardare negli occhi per capire che la linea dritta sulla quale stai percorrendo i tuoi passi, fiera e disinvolta, si sta facendo sottile e l’equilibrio tutto ad un tratto rischia di diventare precario.
Improvvisamente spariscono i tuoi guai, spariscono i brindisi in compagnia con gli amici, spariscono i baci di passione, sparisci piano piano tu, ti annienti completamente. L’unica certezza è che il tuo mondo si sta sgretolando come un castello di sabbia al primo soffio di vento.
Angelica è sola a combattere questa battaglia ed è consapevole di non avere scelta, se non quella di prendere per mano la sua mamma e andare.
La sua valigia questa volta è colma di speranza e purtroppo la meta è certa.
La trascina a stento questa valigia, con fatica, su e giù per i corridoi che sembrano tutti uguali, stesso colore, stesso odore, stesso dolore.
Si accorge che qui, in questo viaggio dove accompagna la mamma, i passeggeri si somigliano tutti.
Si volta, la guarda e con fare dolce le sorride e le sussurra all’orecchio che le vuole bene, dentro di sé si accorge che i ruoli della vita si stanno poco a poco invertendo e le stringe forte la mano, ora è lei ad essere grande, è Angelica il punto fermo della mamma.
Passano i giorni e i cambiamenti fisici avvengono in maniera repentina, quello splendido fiore che Angelica ha impresso nella sua mente, si sta abbellendo di una nuova bellezza, quella bellezza che non si può captare dall’esterno, è la bellezza di chi sta forgiando la sua armatura per essere una guerriera, è la bellezza dell’essere intrinseco e di voler essere.
Non importa se ora il riflesso dello specchio ci fa apparire diverse, distorte e magari anche stanche, noi siamo donne, mamme, siamo forza, siamo volontà d’animo, siamo perle rare.
Angelica nonostante tutto coglie questi meccanismi e diventa la corazza da far indossare all’amore più grande della sua vita.
Afferra un concetto importante in tutto questo tempo, capisce che le battaglie scelgono esse stesse i loro guerrieri da schierare, non è concessa obiezione in merito, si lotta e non ci si abbatte.
Si susseguono due inverni freddi e finalmente arriva il sole che scalda con i suoi raggi ancora timidi, quella testolina incolta della mamma di Angelica, il cielo comincia ad essere sereno e anche l’animo di Angelica.
Il lungo viaggio sta per terminare, le cicatrici sono lì a ricordare che il cammino è stato arduo, ma che la voglia di vivere è stata più forte di tutto il resto.
Sono segni indelebili che si indossano con orgoglio, nascosti chissà in quale parte del corpo, segni per i quali si cammina a testa alta.
La vita ci insegna che si deve avere il coraggio di guardare avanti nonostante le avversità, la paura spesso può prendere il sopravvento, ma non bisogna mai lasciarsi sopraffare da quest’ultima.
L’atteggiamento positivo è fondamentale per arrivare al raggiungimento della vittoria ed è per questo motivo che la mamma di Angelica ce l’ha fatta.
È trascorso poco più di un decennio da questo viaggio, Angelica ora è una splendida mamma anche lei, ha costruito la sua carriera lavorativa sulle fondamenta di questa brutta parentesi di vita, oggi è una consulente di bellezza affermata.
La sua missione è abbellire tutti quei fiori che purtroppo iniziano ad appassire…
Indovinate un po’ chi è Angelica?
Chissa’ chi è Angelica.. ma è stata o sei stata una grande, ho passato due anni di calvario con mia cognata anche se trovavo la forza per essere un po’ un giullare con lei per renderla spensierata, dentro ero distrutta.
La battaglia l’abbiamo persa, il dolore è immenso ma ho il ricordo di 2 anni dove ci siamo regalate un rapporto nuovo fatto di confronti e tanta dolcezza.